Il “post-holiday blues”

A cura della Dott.ssa Vera Cantavenera , Psicologa Clinica, Coordinatrice sede di Agrigento Psp Italia

Post-holiday blues

“Anche dopo le festività di Natale, dobbiamo trovare la forza di sperimentare. È sperimentando che riusciamo a rigenerarci e fronteggiare quell’ immobilismo generale che spesso ci assale”

Finito il Natale, passato il Capodanno, si spengono le luci dell’albero, si smontano i Presepi, si svuotano le case; le persone che ci sono state, quelle che sono comunque mancate, i parenti e gli amici presenti, quelli che abbiamo rivisto “mal volentieri” ma anche quelli piacevolmente ritrovati, ormai sono tutti “andati”.

Improvvisamente, tutto ciò che sembrava la ragione per alzarsi dal letto la mattina, sembra non esserci più; quei giorni “perfetti” sono passati e torneranno soltanto fra un altro anno. Ecco! Si ritorna al solito tran tran quotidiano e c’è chi questo periodo lo vive con molta tristezza.

Perché ciò che la gente non sa è che, come esistono le persone che non vedono l’ora di riprendere il tran tran quotidiano fatto di impegni, nuovi incontri ed esperienze tutte da vivere, ci sono anche quelle persone che, subito dopo le feste, provano una depressione che impedisce loro di vivere a pieno l’inizio del nuovo anno.

Oltre, al cosiddetto Holiday blues (ovvero la depressione legata al Natale o alle grandi ricorrenze), esiste infatti il “post-holiday blues”, molto più comune di quanto si pensi, chiamato anche “depressione post-vacanze natalizie”.

La depressione post-natalizia può essere definita come un calo del tono dell’umore che la persona avverte dopo un periodo passato in ferie.
I sintomi che si possono avvertire sono:
– sensazione di ansia frammista ad umore triste e disagio;
– disturbi del sonno;
– alterazione dell’appetito;
– difficoltà a concentrarsi;
– senso di stanchezza e disinteresse e irritabilità.

Questa sintomatologia solitamente scompare dopo alcuni giorni dalla fine delle feste, ma se perdura è bene chiedere aiuto ad uno specialista. Perché, specie se si sono vissute giornate dorate, circondati dall’amore e dall’affetto delle persone amate e soprattutto riposandosi, può diventare veramente complicato tornare al ritmo di tutti i giorni e per i molti, le settimane successive alle feste, possono essere un baratro da cui è difficile uscirne da soli.

La ripresa della vita quotidiana dopo un periodo di vacanza è quasi sempre difficile e stressante, i giorni che precedono l’arrivo della befana sono di fatto, quelli più pesanti. Sarebbe opportuno proprio in quei giorni riuscire a riprendere un buon ritmo sonno-veglia e fare dei pasti regolari, non eccessivamente calorici, per aiutare il nostro corpo e la nostra mente a riabituarsi gradualmente ai ritmi scolastici o lavorativi che poi verranno a essere ripresi.

Tuttavia, riprendere con la routine quotidiana, subito dopo la befana che tutte le feste porta via, resta comunque un momento difficile: è il momento di porsi degli obbiettivi, di crearsi dei buoni propositi per l’anno nuovo ed affrontare con slancio ed entusiasmo questo “nuovo” anno. Molti, però non riescono a trovare questo slancio d’energia per affrontare il mese di gennaio che resta poi, il più lungo, grigio e freddo; e facendosi prendere dal malumore, non riescono a porsi obiettivi adeguati e rischiano di esagerare ponendosene troppi tutti assieme, e dunque di fallire e di ricadere nella “depressione”.

È bene infatti affrontare un proposito alla volta, condurlo a buon fine, gratificarsi per il successo ed affrontare il successivo, ma non crearsi al contempo troppe aspettative poiché si rischia di allontanarsi dalla realtà. Insomma, è veramente difficile fronteggiare il periodo immediatamente dopo le feste, specie se non si ha un programma definito nel quale immergersi.

La causa principale della depressione post feste di Natale è infatti l’assenza di stimoli alla quale si uniscono i chili di troppo, un senso di svogliatezza verso i tanti impegni da affrontare e qualche incertezza riguardo l’anno appena iniziato. Ma basta impegnarsi un po’ per trovare una soluzione al problema, mettere da parte sia la pigrizia che i pensieri negativi.

E così, per stare un pò meglio sarebbe bene “seguire un programma ben preciso” che consente di impegnare le giornate, acquisendo una visione di insieme che fa bene alla mente. A partire dall’ora in cui svegliarsi fino alla sera prima di andare a dormire, è quindi consigliata una “scaletta” nella quale inserire i vari impegni della giornata (e delle settimane a venire). In questo modo non ci si perderà in pensieri e momenti di pigrizia e si tornerà attivi nel giro di poco tempo. Certamente ciò che può essere d’aiuto è anche iniziare ad alimentarsi meglio e a far sport, dedicando un pò più di tempo libero a delle attività piacevoli che ci diano modo di rigenerarci dopo una giornata pesante.

Spesso parte della depressione post feste natalizie è data dall’essere coscienti di aver iniziato un nuovo anno e dal non sapere come affrontarlo. Le incertezze sul lavoro e sulla vita in generale, possono portare infatti a sentirsi depressi. Un ottimo modo per combattere la cosa è quindi quello di fare programmi. Ciò che conta è avere dei piani per il proprio futuro. In questo modo, infatti, ci si sentirà più energici e con una crescente voglia di fare.

Dunque il Natale può essere anche fonte di enorme stress, ma quand’è necessario chiedere aiuto?

Come precedentemente detto nella maggioranza dei casi la sindrome post vacanza si risolve spontaneamente portandosi via tutti i suoi sintomi. In alcuni casi invece, la depressione post vacanze cela qualcosa di più: problematiche psicologiche pre-esistenti, difficoltà sul lavoro o familiari mai affrontate che creano malessere. Spesso, infatti, tendiamo a non ascoltarci abbastanza, presi dalla frenesia della quotidianità, rischiamo di sottovalutare i segnali di pericolo che la nostra mente e il nostro corpo ci inviano. Queste problematiche però trovano lo stesso il modo di riemergere in momenti delicati in cui siamo un po’ più fragili, come per esempio il rientro da un periodo passato a casa magari attorniati dagli affetti familiari.

Un periodo di relax, dove si è stati bene o si è stati costretti a stare tra parenti, ma anche a stare soli, perché persone importanti sono mancate; giornate piene e vuote, giornate gioiose ma anche pensierose, cariche di ansie e di speranze…

Le vacanze di fatto, innescano ricordi che portano dolore o felicità e talvolta entrambi. È naturale dunque essere sopraffatti da un senso forte di melanconia, apatia e anche depressione a seguito di una lunga riflessione, dovuta al sopraggiungere di un triste ricordo del passato. Diverse statistiche rilevano che in questo periodo dell’anno, lo stress extra, le aspettative irrealistiche o anche i ricordi sentimentali che accompagnano la stagione possono essere un catalizzatore per ciò che chiamiamo “vacanze blues”, ovvero emozioni che emergono e che sono generalmente spiacevoli come ansia, tensione, irritabilità o tristezza.

La causa principale è lo stress, ma è il modo in cui il tuo corpo risponde ad esso che aiuta o fa male alla mente e al corpo. Il primo passo nell’auto-aiuto è riconoscere i classici fattori di stress delle vacanze e, se non ci si riesce da soli, è bene rivolgersi a degli specialisti del settore.

È in queste situazioni che l’equipe del Pronto Soccorso Psicologico-Italia può intervenire a favore dello sviluppo di atteggiamenti e pensieri più propositivi che sostengono e aiutano la persona a fronteggiare lo stress eccessivo e, via via, normalizzare le situazioni stressogene.

Inoltre, i professionisti del Pronto Soccorso Psicologico-Italia possono essere d’aiuto a coloro i quali decidono di guardarsi dentro e finalmente affrontare “fantasmi” riaffiorati in mente che hanno provocato in loro i dubbi e il malessere da rientro.

Il PSPI è la risposta che può far infondere nella persona la speranza di valutare le proprie situazioni, creare nuovi obiettivi e affrontare sfide diverse che possono condurre al cambiamento.

Dott.ssa Vera Cantavenera , Psicologa Clinica, Coordinatrice sede di Agrigento Psp Italia